Siamo di fronte ad un grande cancello verde, suoniamo ed entriamo con un bel sorriso.
Niente naso rosso, niente camice, nessun effetto speciale: solo noi!
Cascina Verde è mettersi in gioco emotivamente, nel profondo.
I ragazzi che incontriamo sono alla ricerca di un nuovo inizio, un riscatto, un’occasione.
Un sabato pomeriggio al mese quell’occasione siamo noi.
Entriamo in punta di piedi nella loro casa e loro sono lì.
Ognuno ci accoglie a modo suo: qualcuno ci abbraccia e ci chiama per nome, qualcun altro ci osserva in modo sospettoso da lontano (ma sono ancora qui??), qualcun altro si siede sulla sedia e aspetta.
Per loro abbiamo preparato dei giochi, delle canzoni, abbiamo portato pennarelli, fogli, corde, pupazzi, oggetti misteriosi…per loro è una continua scoperta, ridono, si divertono, si confrontano tra loro e con noi, si avvicinano e spesso si commuovono.
Noi veniamo trasportati in una realtà che non è la nostra ma che avrebbe potuto esserlo.
Anche loro, come noi, hanno
Figli
Famiglia
Amici
Sogni
Progetti
Paure
Un passato
Un futuro
Un presente che richiede tanto coraggio
A Cascina Verde non si giudica, si ascolta quello che c’è intorno a noi: l’infinita timidezza di alcuni ragazzi, l’esuberanza di altri, le voci e le mani tremolanti, gli sguardi persi.
Quanta fragilità a volte nascosta, a volte esageratamente camuffata.
E il dono più grande che possiamo fare a questi ragazzi, e anche a noi stessi, è semplicemente esserci.
Esserci quando senti una ragazza dire ”voglio riprendere in mano la mia vita!” per poi scoprire che è scappata.
Esserci quando un ragazzo, dopo 6 anni di comunità, la sua vita se la riprende!!
“Chiama chiama piano
Sai che non sarò lontano
Tu chiama piano
E arriverò io dentro a un attimo
Quell’attimo è anche mio”
“Chiama piano” – Concato & Bertoli